sabato 27 luglio 2013

A SEMPLICIDADE DO DIA A DIA

Salama?! Ciao a tutti!
Vi state godendo il caldo africano?!
Per noi è pieno inverno! E questa temperatura temperata è ottima, ci permette di riposare un po' dall'umidità e dalle zanzare.
Ci eravamo salutati a Pasqua, e il periodo pasquale è stato denso di celebrazioni speciali, con la festa per i sacramenti. Sacramenti vissuti pienamente dalle persone che partecipano per tre anni alla catechesi prima di poter ricevere il loro battesimo e prima comunione e a volte anche celebrare il matrimonio nello stesso giorno. Il matrimonio è una data importante per la loro vita e per quella delle loro comunità perché una nuova famiglia cristiana dà speranza alla comunità di potersi allargare e rinforzare. Se per le comunità più lontane dalla strada, dall'energia elettrica, dal cellulare, e dove solo un debole segnale della radio arriva, le celebrazioni sono vissute con più semplicità, abiti semplici per gli sposi (capulana per la sposa, e una nuova maglietta per lo sposo), a volte un anello di plastica come fede, la partecipazione si sente più forte E più viva.. dall'altro in alcune comunità con l'energia, dove si assiste alla tv, le celebrazioni hanno un che di occidentale, con la sposa in “abito” bianco, una fede con tanto di cuore e scritta “love”. Sarò un po' fuori moda, ma preferisco la realtà del mato (del campo) dove la tradizione è ancora forte, dove le modernità faticano ancora ad entrare, dove tutto è più autentico (e dove noi missionari brontoloni ci lamentiamo che non ci sia niente, una strada per arrivare, un debole segnale del cellulare).
 Un mondo a due velocità, lo respiriamo nel nostro orto, la nostra parrocchia, ma se alziamo gli occhi, ampliamo lo sguardo attorno, questo è niente, la fuori le differenze sono molto più grandi, sono paradossi che fanno male ( di questo ne parleremo nel prossimo post).

Insieme ai sacramenti c'era anche l'elezione del nuovo animatore parrocchiale. L'animatore è il parrocchiano con l'incarico più importante di tutta la parrocchia, è l'anello di congiunzione tra l'equipe missionaria e le persone e viceversa, è il responsabile, l'anziano (saggio) di tutta la comunità parrocchiale, per noi missionari è il mediatore culturale, è lui che ci aiuta e ci consiglia. Per i parrocchiani è un punto di riferimento e una sicurezza. Si capisce che il ruolo dell'animatore non può essere affidato ad una persona qualsiasi, per questo l'elezione del nuovo è cominciata all'inizio dell'anno, con la presentazione da parte di ciascuna zona della parrocchia (dieci zone) di un candidato. A seguire sono cominciate le elezioni: ogni settimana, in una zona diversa della parrocchia, una delegazione del consiglio pastorale presentava i dieci candidati all'assemblea dei cristiani di quella zona e poi si votava. Ogni cristiano entrava nella cappella con il suo pezzettino di carta e lo depositava nel piatto con la foto del candidato che desiderava votare. Conclusa la staffetta delle votazioni nelle varie zone è arrivata la fase di valutazione dei tre finalisti da parte dell'equipe missionaria.. e alla fine il verdetto: habemus animatore! Silvano Evajo!

Per il nuovo animatore che entra, il vecchio, anzi l'emerito, come scherzosamente l'abbiamo chiamato noi, lascia. Fernando ritorna ad essere un cristiano 'semplice' dopo aver terminato il suo incarico di sei anni, continuerà ad aiutare negli incontri come formatore. Ci mancherà la sua presenza allegra e scherzosa nelle varie riunioni. Ora si sta godendo il meritato riposo, aiutando sua moglie con il suo ultimo figlio appena nato: Francesco, in onore del nuovo Papa!
Possiamo dire che lo Spirito Santo ha soffiato bene anche nelle scelta di Silvano, con un carattere in parte diverso da Fernando, me allo stesso modo riconosciuto sin dall'inizio come autorità da parte di tutti. Certo ancora è presto per dirlo, ma si percepisce che è una persona molto umile e sapiente, e come abbiamo capito da come parla della sua famiglia e dei sui sette figli, molto attento alla loro educazione.. Sarà una bella camminata anche con lui!
L'assunzione dell'incarico, come dicono qui la tomada de posse ufficiale in parrocchia, è stata il 19 di maggio, festa di Pentecoste. La nostra chiesa parrocchiale era piena, la cerimonia è stata molto partecipata e il clima festoso era contagiante. Tutti i rappresentanti delle zone hanno animato la liturgia e preparato l'offertorio per il nuovo responsabile: banane, arachidi, delle pannocchie, qualche moneta, quaderni, penne, un cellulare e una bicicletta. Silvano, seduto sull'altare vicino a don Simone e don Alessio era visibilmente emozionato e felice. Accanto a lui, sua moglie anche lei molto emozionata. Durante la celebrazione c'è stato l'assunzione dell'incarico e l'invio ufficiale come nuovo animatore parocchiale, elulu e tamburi in festa!

In questi mesi sono proseguite le attività pastorali, gli incontri dei vari ministeri in cui siamo impegnati a fianco dei padri e delle suore. Negli incontri, quest'anno focalizzati sull'anno della fede, è bello ritrovarsi con gli animatori che poco a poco diventano sempre più familiari. Se all'inizio, facevo molta confusione con volti e nomi, ora è diverso, le persone hanno una storia, una famiglia, una comunità, si è percorsi un pezzettino di strada insieme, il reincontrarsi lo scambiarsi qualche battuta in macua, ti fa sentire integrato. Le loro gioie (come ad esempio per la nascita di un figlio, per la celebrazione di un rito, di un sacramento) e le loro preoccupazioni assumo peso e significato anche per noi che ci sentiamo sempre più parte di questa famiglia. Ma quanta strada ancora da fare!!
E tra un'incontro e l'altro sono (Nicolò) stato impegnato nella manutenzione della casa delle suore, ovvero la ricostruzione della soletta (l'anno scorso ne era caduto un pezzo a causa delle infiltrazioni d'acqua dal tetto) e sistemare qua e la tutto quello che c'era da fare.. e già che si doveva distruggere il soffitto si è pensato di semplificare e rifare l'impianto elettrico, anche quello aveva bisogno di una sistemata. E' stata una bella esperienza coordinare i lavori con nove amici, i lavoratori di fiducia della missione: Paolino, Alì, Mauricio e Pedro, i guardiani Cassimo e Carlos, il vicino di casa Dario (che è anche una colonna dell'animazione della comunità) e i nuovi Fernao e Juma. Certo non posso nascondere che all'inizio è stato complicato gestire il gruppo perchè hanno un loro modo di lavorare e progettare (o non progettare) i lavori, con i ritmi tipicamente africani, ma vakhani vakhani (poco a poco) si è formata un' equipe di lavoro, una bella squadra che ha preso un buon ritmo e ha creato un clima positivo e costruttivo..e dopo due mesi passati insieme, tutti i giorni tutto il giorno, si è creata una bella sintonia! Finiti i lavori mi sentivo un pò solo nell'affrontare le attività del giorno...ci ha pensato l'imprevisto a farmi riprendere: mentre stavo ultimando l'impianto elettrico, uno dei regolatori di carica dei pannelli solari comincia a fumare, il tipo di odore da componenti elettroniche bruciate, mentre le suore stavano entrando in casa..una situazione non delle migliori! Fortunatamente ora sembra tutto risolto. Certo qui si impara a essere il tutto fare, ma soprattutto dà sicurezza poter contare su alcune persone che in caso di emergenze sono pronte ad aiutare.

Sta proseguendo anche l'attività del microcredito, nel quale sono impegnato a fianco di don Alessio. In questi mesi, con la collaborazione di una Ong che lavora a Nampula, abbiamo organizzato un breve corso di formazione sulla gestione del denaro e su come avviare e gestire una piccola attività commerciale, sperando che questa formazione possa aprire qualche porta in più...Quest'anno abbiamo due gruppi di partecipanti, quelli del primo anno, che ricevono un prestito di 25 € (questo valore per loro è un grande prestito), ai quali, oltre alla restituzione del valore, si è chiesto di adempiere ad alcune condizioni per il beneficio e il miglioramento delle condizioni di tutta la famiglia: ovvero mandare tutti i figli a scuola, fare i documenti per i figli, accompagnare la moglie a partorire all'ospedale e migliorare le condizioni igienico sanitarie della casa costruendo una latrina; per i partecipanti del secondo anno, ovvero quelli che hanno restituito il primo prestito e che hanno ricevuto 50€ per il seconodo anno, la condizione posta era la costruzione di un piccolo magazzino delle sementi, per non dover comprare la semente nel tempo della semina spendendo così gran parte del prestito ricevuto. Normalmente le sementi vengono conservate in casa dentro alcuni sacchi, ma il pericolo dei topi è sempre grande per le persone che vivono in case di fango e paglia. Qualcuno si assicura alla protezione di un gatto nella stanza-magazzino, in ogni caso il gatto non può fare nulla contro gli insetti che si formano naturalmente nelle arachidi, fagioli e polenta.. per questo, nelle formazioni, stiamo insistendo perché i partecipanti del progetto facciano un magazzino sicuro per preservarsi dalle speculazioni economiche del tempo della semina e allo stesso modo beneficiare meglio del proprio prodotto. Alcuni di loro si sono ben organizzati costruendo una piccola casa-magazzino: una specie di palafitta con pavimento sempre di matope (fango) ma rinforzato, con un pò di cemento, una piccola porta per entrare e dentro i sacchi; altri si affidano a 'pesticidi' che mettono nei sacchi, altri in grandi pentole di terra cotta, che vengono poi chiuse con fango. Un'idea molto interessante è fare dei contenitori con la corteccia di un particolare albero chiuso alle estremità sempre con fango seccato. È bello vedere che noi non siamo venuti ad insegnare niente, che già le persone sanno come fare! Solo che a volte non danno la giusta importanza alle sementi pensando al futuro. Il nostro obiettivo è quello di incentivare l'autostima, il saper farcela con le proprie forze. È bastato porre come condizione, per la continuazione del progetto, la costruzione di un piccolo magazzino per fare in modo che si organizzassero chi da soli chi in gruppo con piccoli cambiamenti. Certo è una camminata lenta, tra i molti partecipanti quelli che sono riusciti a fare il magazzino sono pochi, ma anche per quei pochi ne vale la pena.
E' ancora presto per fare il bilancio dell'attività, quest'anno c'è stato il problema della scarsità di pioggia, come ci si poteva aspettare i raccolti ne hanno risentito molto soprattutto la polenta e i fagioli, per cui sicuramente non tutti riusciranno a restituire il prestito. Vedremo. Il prossimo passo che ci aspetta sarà quello di proporre ai beneficiari del progetto di immagazzinare le sementi senza la buccia per occupare meno spazio, ma soprattutto per scegliere i chicchi migliori da usare come semente per l'anno successivo.
E' molto interessante andare a visitare le machambe (campi) e i magazzini dei partecipanti, conversare con loro, aiuta a capire tante cose che sono lontane dalle teorie che spesso ci ingabbiano e danno soluzioni facili ai problemi di questa persone. Più resto qua e più mi rendo conto che bisogna vivere qua per capire, vivere a contatto con le persone, provare a mettersi nella loro prospettiva, provare a guardare dentro la loro cultura, anche se non è facile, è una sfida continua, ma poco a poco a piccoli passi!


Nell'ultimo post vi parlavamo della scarsità di pioggia di quest'anno, come ci si poteva aspettare i raccolti ne hanno risentito molto, e i prezzi anche!! La pioggia caduta solo a gennaio, è ricomparsa nel mese di aprile per una settimana, quando le arachidi erano quasi pronte, questo ha creato un problema in quanto per evitare che cominciassero a germinare si sono dovute raccogliere prima che fossero completamente pronte per il raccolto.. il risultato: chicchi piccoli e prezzo basso..ma è tornata troppo tardi anche per il mais e i fagioli che hanno prodotto poco o niente.

Eccomi qua ci sono anch'io (Francesca)! Con tante cose da raccontarvi, in primis aggiornarvi sull'attività del lar con le nostre 27 ragazzine! In questo secondo trimestre è proseguito il loro ambientamento nel lar, che ora sentono davvero come casa. Assieme allo studio si sono dedicate alla raccolta e stoccaggio dei prodotti della loro machamba: arachidi, mais e fagioli. Quest'anno la machamba ha prodotto molto poco a causa delle piogge che non sono arrivate. Comunque siamo riusciti a comprare il prodotto mancante qua e la e il magazzino alimentare è al completo fino al prossimo anno.
Il bilancio di questo trimestre è molto positivo, le ragazzine si sono integrate bene, quelle che all'ingresso non sapevano leggere e scrivere in portoghese (nonostante avessero già fatto 5 anni di scuola!!!) hanno fatto grandi progressi, grazie ai pomeriggi di studio obbligatorio nel lar. Anche le bambine più piccoline di quinta si sono integrate benissimo e sono le più cooperative nei vari lavori di gruppo. Loro hanno sofferto un po' di più dal punto di vista della salute, prendendo varie malarie..speriamo vada meglio in questo ultimo trimestre! E' andata bene anche sul fronte dei pericoli che sempre sono in agguato: scottature in cucina, pericoli vari quando vanno a prendere la legna nei campi (serpenti, cadute accidentali, ferite..), o quando sono nella machamba ma tutto è andato per il verso giusto.
La settimana scorsa le bambine sono andate a casa per due settimane di vacanze, che servono anche a noi per ricaricare le batterie e pensare alle attività per il prossimo periodo. In questo trimestre suor Maria Ines ha fatto il suo ingresso nel lar ed ha iniziato a conoscere meglio le regazzine e la mamã Amida, con la nuova irmã si sta creando una bella sintonia. La sua semplicità e la passione per la musica le hanno permesso di rompere subito il ghiaccio con le bambine e accattivarsi il loro entusiasmo. La musica è una componente molto importante nei nostri amici africani, è una passione, è una cura nei momenti di tristezza e dolore, è fondamentale nei momenti di festa, è coinvolgente al punto tale che quando si canta e balla ci si dimentica perfino dei crampi della fame o della sete. La musica è vitale! Dopo questa premessa immaginate la festa delle bambine quando hanno ricevuto due batuque (tamburi) nuovi poco prima della fine del trimestre. Era dall'anno scorso che i batuque erano fuori uso. Per sistemarli avevamo bisogno della pelle di un capretto, e ne abbiamo approfittato di quello che è stato cucinato per la festa del nostro nuovo animatore parrocchiale. I due tamburi nuovi sono stati inaugurati all'arrivo delle visite: Antonia e Tamara (la sorella di pe Alessio) a fine giugno.
In queste trimestre non sono mancate le feste, come quella del primo di giugno: festa della criança (bambini), è paragonabile alla nostra S. Lucia, quando i bambini attendono in trepidazione l'arrivo della santa con i doni. La trepidazione e l'entusiasmo per la festa sono gli stessi, i bambini ricevono dai genitori un semplice regalo: una maglietta, un paio di scarpe, qualcosa di speciale da mangiare, una saponetta. A scuola si fa festa, e per l'occasione vengono organizzati vari gruppi di alunni che preparano canti e balli. E anche nel lar non poteva mancare la festa, quest'anno con una sorpresa in più: l'equipa di capulana (il tessuto africano che le donne usano come gonna). Per l'occasione abbiamo comprato per le bambine una capulana, una per ciascuna ma tutte uguali, per fare la cosiddetta equipa del lar. Assieme alla musica, la capulana è un altro elemento caratteristico (per le donne) che non può mancare nelle feste! La preparazione della festa della criança comincia già qualche giorno prima (sia nel lar che a scuola, dove per quasi una settimana non ci sono più lezioni per i preparativi della festa), le bambine cominciano a farsi le treccine (delle vere opere d'arte), usano le perline nei capelli, fanno l'ensaio (prove di canto). Tutto deve essere ben preparato. La vigilia, nessuna dorme, è un canto continuo, alla mattina l'agitazione è alle stelle: prestissimo cominciano a vestirsi, sistemarsi i capelli con elastici, mollettine, perline, smalto colorato nelle mani. E' una festa! La mama del lar prepara il pranzo per l'occasione: spaghetti e gallina!!non può mancare bolo e sumo (dolce e succo)! Alla mattina tutte a scuola per la festa, al pomeriggio l'allegria continua nel lar, con tombola e video! Ora un po' di riposo per le vacanze, ma con ancora tante cose da pensare e organizzare assieme alle ragazzine, la più importante: la gita!! La più attesa perché molte di loro non sono mai andate in città.. immaginate la gioia quando hanno saputo che le porteremo a Nacala e alla Ilha di Moçambique!

A fine giugno abbiamo ricevuto la visita di Antonia e Tamara. E' stato bell averle con noi, respirare un po' di aria veronese per matar saudade e allo stesso tempo condividere un po' della comunità e dell'esperienza missionaria con loro. Adesso ci prepariamo a ricevere un gruppetto di giovani che arriveranno ad agosto! Anche per la gente di qua è un'allegria ricevere visite, vedere volti nuovi, conoscere i famigliari dei missionari..e la loro accoglienza è sempre molto calorosa e premurosa!

Ci siamo allungati un po'..nel prossimo post vi aggiorneremo sulla pastorale di giustizia e pace e la situazione legata alla terra.
Ora ci aspettano due bei fine settimana: oggi e domani ci prepariamo a vivere assieme ai giovani della nostra parrocchia una piccola GMG diocesana dove parteciperanno circa mille giovani!!!E il prossimo fine settimana, a partire da giovedi ci sarà qui a Namahaca il congresso parrocchiale delle donne!!


Mpaka nihiko nikina, alla prossima!
un abbraccio forte,
Nicolò e Francesca



PS la prossima settimana proveremo a caricare qualche foto!

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